venerdì 9 agosto 2013

la luce



Apro la finestra al mondo che veloce mi passa davanti senza neppure guardarmi. Lo osservo incantata, poi mi accorgo che in un angolo nascosto c'è un posto in cui non ho mai spiato: è un corridoio stretto e nel fondo intravedo una luce. Lo percorro senza fretta, tanto il buio stasera non è minaccioso.
Accarezzo le pareti per tastarne il senso fatto di manto, dal soffice profumo di quiete. 
Quando imbocco la fine la luce mi scappa beffarda saltellando da un palo all'altro come per farmi vedere la strada che vuole percorra. La seguo, un po' divertita, un po' indispettita, ma la luce è burlona e deride la mia ostinazione.
Io son testarda, e non mi lascio fregare la seguo guardinga dall'ironia pungente, fino a trovarla esaurita da una pazienza finita. La vedo che opaca si trascina lenta allora la prendo e indietro ritorno.... 
Non c'è la morale, ne righe nascoste, riattacco solo la luce affinché non si spenga.

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