mercoledì 31 luglio 2013

Il bisogno è quella voce che urla
dentro un sonno osannato
per non veder cosa resta
alle spalle di un viaggio
senza ritorno...

lunedì 29 luglio 2013

Risvegli d'altri tempi

Tetro il cielo, neri i pensieri, oscure le sensazioni...
Entri nel solito bar con le solite facce, le solite parole, le solite espressioni...
E poi diffondono quella canzone che ti riporta in quell'anno lontano, a quell'estate, in quel qiorno, in quel preciso momento in cui sei morta...
E risorgi, risorgi ancora!
Senti fruire il tuo sangue dentro le vene, linfa vitale per il tuo corpo stanco, e per la tua anima che sembra spenta.
Risorgi ancora e, di nuovo, respiri di buono!

sabato 27 luglio 2013

E' SEVERAMENTE PROIBITO BERE IL CAFFE' SENZA PAGARE IL PEDAGGIO...


L'orario perciò diventa tutto concentrato sulla produzione, dopo di che si va ai tempi supplementari per il recupero dei minuti persi, ovviamente non retribuiti...
Poi conteranno anche eventuali bisogni fisiologici, ed anche lì s'inventeranno un'oblitoratrice per calcolare quanto stai in bagno, fino ad arrivare a contare pure i secondi che perdi per soffiarti il naso.
Ci metteranno il bracciale come ai carcerati che manda direttamente il conteggio dei passi in sede centrale con scarica elettrica incorporata se stai fermo sullo stesso posto per più di dieci secondi.
Monteranno telecamere puntate, non più nelle corsie per controllare chi ruba, bensì sulle varie postazioni dei lavoratori, con raggi atomici che ti scottano il culo se per caso ti fermi a starnutire.
E non vogliamo dimententicarci del parlare tra i colleghi dove esisterà un registratore che ti conta le parole detraendole direttamente dal cartellino magnetico quantificandole in minuti di lavoro persi.
E le esitazioni a rispondere ai clienti verranno conteggiate come pausette fuori programma che ovviamente dovrai poi recuperare in tempi non rettribuiti...
Ah dimenticavo se ti fai male ti fanno causa, lo so questa è cosa vecchia ma tenerla a mente non fa male.
Cos'ho dimenticato?


E vissero tutti felici e contenti, piegati a 90 con la lima fra identi.
(la lima è per tagliarci le vene anche se tanto da lì ormai non esce più niente)

giovedì 25 luglio 2013

Forse un giorno le racconto...

Ci sono immagini che ti perseguitano per tutta la vita.
Ne ho qualcuna infilata dentro la testa, quando decidono di farsi vive prendono il sopravvento su tutto il resto, basta un solo attimo di distrazione e queste tornano a percuoterti ogni singolo pensiero fino a farlo incentrare su quella visione. Dopo quel singolo frangente ogni atteggiamento viene legato a quell'immagine riflessa.
Ci sono immagini che vorrei riuscire a debellare completamente dalla faccia della terra, ci sono immagini che vorrei fossero scolpite dentro il riflesso della luna, ci son quelle che non sai neppure per quale motivo ti son rimaste dentro, e poi ci son quelle che non hai mai voluto guardare e non saprai mai se sarebbero rimaste...


mercoledì 24 luglio 2013

Segreti dietro le ombre



Sentivo l'acqua che, increspata, ululava nel vento cercando di far trascinare la sua voce fino a chiamare il sole che, quel giorno, non aveva proprio intenzione di tramontare. Se ne stava lì, a chiacchierar con le nuvole, non curante dell'amante che da sotto bramava la sua presenza. E intanto il mare sfogava la sua ira contro gli scogli, che ignari, gli domandavano cosa mai avessero fatto per ricevere così tanta violenza. L'acqua non rispose e imperterrita continuò il suo sbattimento, sperando che potesse richiamare l'attenzione del suo sole. Il tempo però scorreva ed anche la luna cominciava a spazientire, aveva bisogno di brillare ma, con il sole a mezz'aria, non poteva riuscirci, così chiamò dall'alto dove l'ombra cominciava a farsi vedere: "Ehilà? Mio Sole mi sa che ti sei distratto, perchè l'ora incalza, è già il mio turno di nascondere ombre"
Mentre l'acqua da sotto pian piano si placava, un po' per stanchezza e un po' per non farsi senitr dalla luna che non doveva sapere, Il sole rispose: "Aspettavo te mia dolce Luna, non potevo scender oltre l'orizzonte, senza riuscire a guardare, almeno per un istante, i tuoi bellissimi occhi...."
"Adulatore bugiardo, mio Sole, mai ti curi dei miei occhi quando dall'altra parte ti svegli ed io tendo la mano per poterti sfiorare..."
E intanto arrossì per l'emozione quando il suo raggio si allungò dolcemente per toccarle la punta, e nascose dietro una stella il sorriso beffardo che gli accese lo scherno.
E l'acqua da sotto alzò la sua onda per l'indispettita scenetta, lasciando nel vento gli schizzi per accentuar il suo disappunto, il sole abbassò per un attimo lo sguardo, accennando lieve un sorriso, a rinfrancare l'acqua che da sotto sentiva....
"Luna mia cara, davvero la mia ora passata, deve morire il giorno , per lasciar lo spazio al domani che deve nascere, brilla per bene, mia Luna, fatti ammirare, perchè è di notte che l'amore deve sbocciare"....
Così dicendo il sole scomparve sotto le onde del mare.... Dove l'amore doveva sbocciare

lunedì 22 luglio 2013

La soddisfazione effimera



... Scrutavo dentro quegli occhi umidi ma senza alcuna lacrima. Cercavo d'entrarvi dentro e trovar un soffio che arrivasse a scuoter la mia anima avvolta dall'indifferenza che i suoi lamenti mi scatenavano, impassibile, immobile difronte a
quella disperazione annunciata da tempo:
"E adesso cosa rimane?" Mi disse con la cantilena di un bimbo affranto dalla negazione assoluta di una madre decisa.
"Adesso affoga! Affoga dentro l'oceano di merda che tu stesso hai riversato sopra tutti quelli che cercavan di starti accanto! Affoga! Per tutto il niente che sei riuscito ad offrire! Affoga per tutti quelli che hai schiacciato solo per goder di tutto ciò che hai già preso... Affoga dentro quel mal che hai seminato... Non son io che t'abbandono. Sei tu che non ci sei mai stato.
Cosa rimane mi chiedi? Il nulla! Lo stesso nulla che c'è sempre stato!"
Mi chiusi la sua porta alle spalle lasciando tutta la mia indifferenza e, mentre tutto l'oceano lo investiva affamato di riprendersi tutto l'effimero sottratto, scivolai dentro al mio sorriso stampato sul viso.

sabato 20 luglio 2013

Trasmigro...


Trasmigro... 
 oltre la coltre soffocante e opprimente,
oltre le forze esercitate per niente...
Trasmigro...
oltre il mare che neppure posso vedere,
oltre le nubi al di sopra di tutti gli asguardi...
trasmigro, oltre orizzonti che non hanno il potere di promettere nulla. 

Trasmigro là dove a toccare si sente di vero...

Volar oltre tempo



Lasciava scorrer il fiume
attraverso il suo letto,
senza per questo preoccuparsi troppo
di ciò che gli mostrava.
Quando poi
d'improvviso
si rispecchiò
dentro uno straccio di cielo
vide tutto il frastagliamento
che lo scorrer creava,
si allungò allora per dar vita
ad uno stacco tra il fluire
e il suo profilo distanziandosi
dai segni che il trascorrere insinuava
fino a non aver più però il contatto
con ciò che la natura gli offriva,
perse così ogni senso di ciò
per cui era nato...
Ma ebbe mille e altri consensi
che altrimenti non avrebbe avuto.
Allor cos'è meglio?
Se la natura ci offre un esser qualcosa,
l'esser distinto va esaltato?
O al contrario
dobbiamo piegarci al voler naturale
e soccombere il nostro distinto?
La scelta va fatta
e allor io mi distinguo
perché nel piegarsi s'incontra la terra
mentre nell'esaltarsi
si vola oltre tempo!

giovedì 18 luglio 2013

Il segreto del mondo avverso



Ho l'assoluta convinzione che periodicamente nell'aria venga spruzzato qualcosa. Una sorta di ioni adrenalinici portatori di elettrodi invisibili capaci di istigare le persone ad esser avverse.
Una quantità esorbitante di sostanze geneticamente modificate col solo scopo di indirizzare la nevrosi collettiva contro i proprio simili forse per non farla coltivare e scatenare verso il reale motivo di scontentezza comune.
Ci sono giorni particolarmente intensi in cui, se si osserva da un'angolatura precisa, il mondo sembra un immenso contenitore dove vi sono racchiuse una sorta di api operarie litigiose accelerate.
A guardare da fermi sembra d'esser nel centro di un ciclone operoso ma talmente convulso che risulta esser inconcludente ed anche deleterio: vedi automobilisti capaci d'ingorgarsi senza alcun motivo reale, vedi sorgere discussioni insensate per discorsi con lo stesso significato ma travisati completamente.
Percepisci l'agitazione, spesso arrivi persino a sentire vere e proprie scosse elettriche che poi finiscono per forza di cose per contagiare anche te, che te ne stai seduto in disparte a guardare come va a finire.
E così, risucchiato dentro al vortice, ti lasci trasportare nell'ostile scontrandoti con chiunque ti capiti a tiro senza nessun vero motivo apparente.

mercoledì 17 luglio 2013

Chi la capisce è bravo!

Silenzi e riflessi

Dispersi tra ombre affezionate cala l'emblema d'un cartone bruciato:
"Chi sarà stato? Chi sarà stato?"
Poi si disperde anche l'eco osannato...
"Hoibò", ci si chiede "il mistero è svelato?"
Ma è soltanto una voce con il coro spaccato.
Allor si aquatta guardandosi intorno:
"forse era solo spinto dal vento
che alitando copioso l'ha consumato..."
Chiunque sia stato va cancellato...
La folla ha esortato, ma poi se n'è fragato...

Fatico a non pensar che il tuo tacer fu solo un caso.




Offuscato e disperso
dentro un'ombra in lontananza,
innocente al suo riflesso,
in cui mentir non v'è ragione.
Dissolvente in quel silenzio
che di ragion ne chiede il testo
senza chieder spiegazioni
vaga oltre la mia mente
e quel dì ha sentenziato
è l'ammutolirsi la risposta
l'omertà senza opinione
Allor fatico a non pensar
che il tuo tacer fu solo un caso.
non v'è innocenza
nell'acquiescenza d'un silenzio
non spiegato.