sabato 31 agosto 2013

Lasciarsi andare, e non pensare…



A volte si sente la necessità di rannicchiarsi in un pertugio dove sentirsi avvolti. Un caldo posto dove poter lasciarsi andare, dove chiudere i mille e ottocento occhi che ti servono per vedere anche dove non puoi esser sempre presente. Fermare le duemila e cinquecento braccia sempre indaffarate a far anche ciò che normalmente non si riesce a fare, ma che hai imparato a fare comunque e non ostante tutto.
Lasciarsi andare, e non pensare…
Abbandonarsi per un attimo in quel frangente in cui ti basta alzare gli occhi e senza dover aggiungere parole vedi aprire quelle braccia in cui tuffarti e piangere a dirotto come un bambino senza alcun reale motivo o per tutti i motivi del mondo, senza per questo esser giudicato, perché già lo sai che non accade.
A volte si sente la necessità di ritrovar quel tempo in cui non esiste tempo…

venerdì 23 agosto 2013

Mi son fatta male.


L'ho fatto per lasciarmi andare ed esser libera da catene immaginarie che mi ancorano ad un terreno che non mi appertiene.
O forse l'ho fatto per essere in simbiosi con quello stesso terreno che a volte sembra esser sfuggente, quando provi ad afferrarlo tra le mani e lui scivola come sabbia al vento.
Mi son fatta male, forse solo perché non sai mai come va a finire e a volte ciò che non sai spaventa più di quello che potresti trovare se solo avessi il coraggio di guardare come finisce...

domenica 18 agosto 2013

L'illuso amor che non può amare



Fra le onde del mare s'innalzan le goccie.
Son come dita che s'alzano al cielo
per poter sfiorare la luna
che ogni notte non può far altro
che immergere il suo riflesso
per poter farsi cullare...

sabato 17 agosto 2013

Voglio l'aria che respiro

Intrappolata
in un involucro ribelle
troppo stretto
per respirarci dentro,
attraverso la materia
e mi riverso
nell'indefinito
per definir lo spazio
d'un sospiro senza smorfia

giovedì 15 agosto 2013

Cera una volta



Fra i castelli incantati d'una mente contortamente eccelsa, s'aggirava adirata una dolce pulzella, anche se in quel frangente di dolce sapeva poco in quanto era l'aspro a evidenziare il palato.

Percorreva ogni muro con tenacia mostranza, a ricercar una pace per tutto il creato.

Si dice che a valle ci fosse un fringuello dal canto troppo intonato per esser fermato e per notti e per giorni l'ha dimostrato donando anche l'astio che l'ha accompagnato.

"Ho chiuso le porte, e serrato le orecchie, ma da quel canto continuo non mi son separata!" Disse ormai stonata la dolce pulzella "Non riesco più neppure a sentir l'eco dell'alba, rituona a gran voce quel fievile canto, anche quando assetato riarsa la gola non odo nient'altro!"

"Eppur dentro la corte nessun canto si ode" osò direi il giullare  a sentire dell'ingenua fanciulla, scatenando l'ossesso che dentro regnava:

"Cosa insinui o giullare dai mille scherni insensati, ch'io sento le voci d'un niente che ascolta?"

"Ho no! mia signora dallo sguardo infocato, son io che son assordato e per una volta ne giovo anziché intristirmi!" Fu filmine lo sguardo che incenerì il giullare tanto da farlo persino fumare, lasciando la scia abbandonò, la stanza borbottando fra i denti di una stolta che avanza, ma fu coperto dal canto il suo inveire e la dolce pulzella non lo sentì neppure dire.

Questa è la storia d'una mente bacata che sentiva cantare dove il canto non c'era, ma pur di viver giorni tranquilli chi doveva aiutarla l'ha lasciata  ammattire, senza neppure pensare che bastava zittire un fringuello vocale, per il suo lontano udire.

domenica 11 agosto 2013

L'inutile attender che succeda...





E' come esser in attesa d'un treno
che sai già non passerà mai...
inutile aspettar che spiovi
sotto la tettoia d'una fermata
che pare esser un fantasma:
dispersa
nell'ombra di una notte
che di vitale sembra aver
soltanto pioggia densa
non puoi veder
che il solo tuo respiro...

sabato 10 agosto 2013

Trafitto è il cielo


Irta la spada
che l'ha sanguinato.
Potente il braccio
che l'ha squarciato.

Come tuono sonante
l'ha spaccato nel mezzo
e rovescio copioso
s'è arreso mesto.

Ululando alla luna
spogliata del buio
è caduto ansimante
sopra al suo letto.

venerdì 9 agosto 2013

la luce



Apro la finestra al mondo che veloce mi passa davanti senza neppure guardarmi. Lo osservo incantata, poi mi accorgo che in un angolo nascosto c'è un posto in cui non ho mai spiato: è un corridoio stretto e nel fondo intravedo una luce. Lo percorro senza fretta, tanto il buio stasera non è minaccioso.
Accarezzo le pareti per tastarne il senso fatto di manto, dal soffice profumo di quiete. 
Quando imbocco la fine la luce mi scappa beffarda saltellando da un palo all'altro come per farmi vedere la strada che vuole percorra. La seguo, un po' divertita, un po' indispettita, ma la luce è burlona e deride la mia ostinazione.
Io son testarda, e non mi lascio fregare la seguo guardinga dall'ironia pungente, fino a trovarla esaurita da una pazienza finita. La vedo che opaca si trascina lenta allora la prendo e indietro ritorno.... 
Non c'è la morale, ne righe nascoste, riattacco solo la luce affinché non si spenga.

giovedì 8 agosto 2013

A volte è più facile lasciar andare che trattenere...




Si vive un frangente come fosse un sogno. Lo si respira fino infondo, come fosse l'unico getto di ossigeno che incontrerai in tutta la tua vita, e come fosse un semplice respiro, lo butti fuori come se non potesse più farne parte... e poi lo rimpiangi, come fosse davvero l'unico sano respiro che tu abbia mai fatto.

domenica 4 agosto 2013

E verrà un giorno: LA TERRA.



Un nuovo mondo,
fatto di luce avversa.
Dove l'aria
non sarà più aria
in cui il vento brucerà
anche le ossa.
Scorreranno fiumi,
dal colore di sangue,
dove neppure le alghe
respireranno.
E verrà un giorno:
la terra.
Un mondo nuovo,
dove neppure dentro la terra
ci si potrà rifugiare,
fatto di crepe tremanti
in cui ferro e cemento
saran sprofondati,
inghiottiti e
spariti.
E verrà un giorno:
la terra.
Un nuovo mondo,
dove la stessa terra
di sè sarà finalmente
assoluta padrona.