venerdì 13 settembre 2013

Non v'è salita che non costi fatica, non è mai vana se poi porta alla vita!

Camminavo fra sentieri ombrosi, mentre declivi ossuti soffocavano il passaggio e l'aria s'addensava irriverente come nebbia d'ovatta, a frenar il mio vagare. Raro era il respiro che mi donava.
Anche il buio incalzava sempre più preponte, come ghiaccio sopra ai monti innevati, per rendere ancor più faticoso l'avanzare.
Mi arrampacai come destata dall'idea che al di là di quelle irte pareti ci fosse il mare e che, col suo ondeggiar, sciogliesse il vento, per levar il cupo denso in cui ero entrata.
Mi arrampicai. Tra il liscio pietra e la rovinosa terra, tanto che caddi ma mi arrampicai ancora. Tra il faticar e lo scivoloso sudor sanguineo che dalle ferite usciva e caddi di nuovo, ma continuai ad arrampicarmi, fin  sulla cima di quegli opressori che a strapiombo, cadevan sopra i miei piedi stanchi, mi arrampacai fino alla fine di quell'ombre ottenebranti che mi assorbivano l'aria rendendola falsa.
Non v'eran più ossa a sbarrarmi lo sguardo, non v'era più l'ombra a ghiacciarmi i polmoni.
Mi accolse un raggio di sole, come un abbraccio per ridarmi colore e l'onde del mare a donarmi il sapore, incontrai anche i vento ad offrirmi un sospiro e l'orizzonte a dedicarmi il calore.
Non v'è salita che non costi fatica, non è mai vana se poi porta alla vita!

martedì 10 settembre 2013

E così, si veste il tempo...


Colori nuovi di orizzonti gelati,
a coprir le mattine di vento
sulle strade bagnate.
Scivola l'aria sopra foglie arrossate,
a ricordar che la nebbia ricopre
anche i suoni ovattati...
Si strigon i pugni nelle tasche bucate
consumate dall'ansie e i continui tremori.
Si ricerca calori...
Anche quelli distanti
per non sentir il freddo
dell'inverno dentro...


Stringimi ora che ancor non è tardi
affinché questo ardore
ancor non si ghiacci

domenica 8 settembre 2013

Lunga è la notte segnata dal pianto

Facce di vento dentro sogni infranti.
Si osservano in silenzio
per ricercar conforto
nell'invano incontro
Sprazzi di luci
spaccano il cielo
e cadon le urla
d'un ubriaco perso.
Si scioglie l'atrito
per un solo secondo
ma il fragor di risa è stonato
anche alle stelle.
Si versan lacrime inverse
per non dar a vedere
quant'è amaro l'ambiente...

Son solo camici bianchi dall'ombre scarlatte
che tendon mani già lavate dal sangue...

giovedì 5 settembre 2013

Ci son passati che ti ripiombano addosso.
T'invadono di odori i pensieri investendoti di sensazioni capaci di catapultarti oltre l'orizzonte conosciuto, sprofondandoti in nebbie insidiose dove non esiste orientamento.
Sperduto vaghi in balia del vento come onde incapaci di raggiunger una riva dove approdare e sfogar le impetuose emozioni.
Non è passato se è così denso ma...
Risulta esser sempre un frivolo passaggio, giusto il tempo che ti serve per buttartelo alle spalle, perché se sei perso allora non hai trovato niente.

lunedì 2 settembre 2013

Non può esistere un fiore senza profumo.

Ho visto un fiore tutto colorato non aveva un profumo che si distinguesse dal tutto quel grigio che lo circondasse, solo un'infinità di colori con mille sfumature diverse che ispiravano anche tutto il cemento lì intorno.
Ha ispirato anche me.
Ho preso un secchio di vernice rossa ed ho colorato il cielo.
Mi ha sorriso!
Ho preso della vernice gialla ed ho colorato la strada.
Ha cominciato a ballare!
Ho preso il colore blu ed ho colorato i muri.
Han preso vita.
Il monte dal verde smeraldo guardava divertito il valzer danzato dai muri e la strada, rideva.
il cielo scandiva l'immensa passione intonando ombre scarlatte.
Fu allora che il monte mi chiese perché a lui non avevo cambiato il colore, gli dissi che il suo luccicchio bastava a diffonder speranza, e prese a frusciare a ritmo danzate i suoi lucidi rami.
Il ritmo colorato emanava suadenti profumi dalle sfumate fragranze, ed anche quel fiore ne prese le essenze.
Quando tornai il giorno dopo il cielo era di nuovo ombrato dalle sue nubi incupite dal grigio.
La stradaera  di nuovo statica nel suo colore di grigio asfaltato.
I muri immobili oscurati dalla loro incolore patina inquinata.
Il fiore aveva un profumo che donava all'aria una brezza leggera che faceva danzare...
Non può esistere un fiore senza profumo.