giovedì 30 gennaio 2014

Tace la colpa, nella quiete che incalza è il silenzio che danza

Non v'è ragione
nella tempesta
Raccoglie ira,
ira funesta
sprigiona forza
incontrollata
fin quando
non è appagata...

Reagisce l'uomo
alle lacrime amare
s'inventa ancora
senza farsi spezzare
raccoglie reliquie
fra ciò che rimane
sconfortato sul il resto
che deve buttare.

Rintocchi lontani
tra un ululato stonato,
è il nuovo canto
d'un inverno spezzato
s'odon lontano
come fosse ovattato
dal fosco ardito
che ormai è passato.

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